Forse il mio post precedente può essere sembrato fine a se stesso, ma in realtà nasconde ed introduce un discorso direi importante. Spesso mi capita e, non credo di essere l’unico malato di sclerosi multipla a farlo, di lamentarmi di cose “stupide” come una zanzara, la corrente che se ne va o altro. Il motivo in realtà ha una sua spiegazione. Per esempio, il mio precario equilibrio si basa principalmente su ciò che vedo. Una lucina, basta anche il led del televisore, mi aiuta a trovare la mia posizione nello spazio nel buio. Normalmente quindi, gestisco ogni problematica del mio corpo, adattando attivamente e consapevolmente il mio modo di fare. Un blackout è, di contro, una situazione esterna per la quale non posso fare quasi nulla. Un imprevisto “normale” può diventare una tragedia. A peggiorare la situazione, a volte, si aggiungono parenti, amici, colleghi di lavoro ecc. che non capiscono queste dinamiche, tipiche della S.M. e, si arrabbiano con noi malati. Per fortuna non è il mio caso, ma purtroppo ho potuto parlare con molte persone, troppe, che vivono questa situazione. Di esempi se ne potrebbero fare a centinaia, ma spero che già uno solo possa “insinuare il dubbio” in tutte quelle persone che ci contestano d’esser lamentosi. Suggerirei anche a noi di ascoltare il corpo e dargli voce, spiegando in modo semplice queste dinamiche. Chi sa che non si trovi un “accordo”! 🙂
P.S. La nottata è passata ascoltando un rumore proveniente dalla strada, simile ad un grosso rubinetto che perde, che ogni 2 secondi fa la goccia, che cade in un secchio di plastica (blu, col manico verde)…
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Quando lavatrice e lavastoviglie sono accese e scatta il contatore naturalmente per me è un’apocalissi!!!!!!!
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